Le elezioni e le votazioni in Svizzera a tutti i livelli dello Stato si svolgono nella realtà globale della digitalizzazione. Gli attori del processo politico di formazione dell’opinione politica ne sfruttano il potenziale per veicolare i loro messaggi agli elettori nel modo più mirato possibile. Ciò comporta rischi elevati per l’autodeterminazione e la sfera privata delle persone interessate.
Chiunque elabori dati nell’ambito di elezioni e votazioni deve essere consapevole che tanto nell’attuale quanto nella nuova legge federale sulla protezione dei dati le informazioni relative alle opinioni politiche e ideologiche sono classificate come degne di particolare protezione. La nuova legge entrerà in vigore il 1° settembre 2023, ossia poco prima delle prossime elezioni federali per il rinnovo del Parlamento.
Nel dicembre 2023, l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) e la Conferenza degli incaricati svizzeri della protezione dei dati (privatim) hanno pubblicato una versione aggiornata della loro guida. Questa sottolinea in particolare l’importanza del principio di trasparenza per la protezione dei dati nel contesto delle elezioni e delle votazioni: gli elettori hanno il diritto di conoscere secondo quali metodi vengono trattati i dati e quali tecnologie digitali sono utilizzate per rivolgersi agli elettori.
Ultima modifica 24.07.2024