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ComunicazioniPubblicato il 2 ottobre 2025

Chiusura dell’indagine preliminare nei confronti di Coop: impiego di videocamere di sorveglianza intelligenti presso le casse automatiche

L’IFPDT chiude l’indagine preliminare sulle videocamere di sorveglianza dotate d’intelligenza artificiale utilizzate dalla società cooperativa Coop e rinuncia ad aprire un’inchiesta formale. Le indagini hanno mostrato che il trattamento dei dati era conforme alla legge sulla protezione dei dati.

Nel febbraio 2025 l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) è stato interpellato dai media che denunciavano l’uso da parte di Coop di videocamere di sorveglianza dotate di intelligenza artificiale presso le casse automatiche di diversi punti di vendita, in particolare a Losanna. Un pittogramma indicava ai clienti che queste videocamere erano provviste di un software in grado di individuare i clienti che non scansionavano tutti i loro prodotti.

Al fine di accertare i fatti, l’IFPDT ha immediatamente aperto un’indagine preliminare e ha chiesto chiarimenti all’azienda, in particolare per quanto concerne l’impiego concreto delle videocamere, i dati trattati, le differenze rispetto a una videosorveglianza classica, le finalità perseguite, le modalità con cui viene garantita la trasparenza nei confronti delle persone interessate e il rispetto dei requisiti legali.

Al termine dell’indagine e sulla base delle risposte ottenute, l’IFPDT ha potuto chiarire il funzionamento di queste videocamere ed escludere che esse siano in grado di effettuare il riconoscimento facciale o di analizzare le abitudini d’acquisto dei clienti. Senza entrare nei dettagli del loro funzionamento, l’IFPDT ha concluso che in questo caso concreto il trattamento dei dati rispettava la legge sulla protezione dei dati e non presentava alcun rischio maggiore per le persone interessate. Il caso è stato archiviato senza che sia stata avviata un’inchiesta formale.