Consultazione, conservazione ed eliminazione dei dati dei pazienti
SALUTE
Cartella del paziente – consultazione, conservazione ed eliminazione dei dati dei pazienti
In relazione alle cartelle cliniche , ci si chiede regolarmente se e quando i pazienti possano richiederne la consegna o la cancellazione e per quanto tempo i medici debbano - e possano - conservare la documentazione.
La cartella del paziente - spesso designata come “cartella clinica” - comprende i documenti e i registri relativi al trattamento medico come i referti, le radiografie, i risultati di laboratorio e la corrispondenza con altri fornitori di prestazioni mediche. Può essere conservata in formato elettronico o cartaceo. La cartella clinica conservata da un professionista della salute in formato elettronico non va confusa con quella informatizzata del paziente, conformemente alla legge federale sulla cartella informatizzata del paziente (per ulteriori informazioni in merito: www.cartellapaziente.ch).
In caso di trattamenti in ospedali con mandato di prestazioni cantonale, si applicano di regola il diritto cantonale e gli obblighi di conservazione e i termini vigenti nel Cantone.
Diritto di accesso
Ai sensi delle disposizioni legali sulla protezione dei dati ( "Diritto d’accesso"), i pazienti hanno il diritto di accesso alle proprie cartelle cliniche. I dati personali possono essere comunicati anche da un professionista della salute designato dall’interessato (ad esempio, dal medico di famiglia) previo consenso del paziente
Diritto alla cancellazione limitato
Al diritto alla cancellazione dei propri dati, anch'esso previsto dalla legge sulla protezione dei dati, si oppongono regolarmente gli obblighi di documentazione degli specialisti del settore medico. Questi sono imposti loro ad esempio dalle leggi sanitarie cantonali. Solitamente un medico non può soddisfare la richiesta di cancellare tutti i dati o di consegnare tutti i documenti originali al paziente, perché altrimenti violerebbe i suoi obblighi legali di conservazione della documentazione.
I professionisti della salute possono anche far valere i propri interessi quando questi ostacolano una richiesta di cancellazione. La questione del diritto alla cancellazione è quindi strettamente legata a quella del termine di conservazione.
Termine di conservazione per la cartella clinica
La legge federale sulla protezione dei dati risponde solo indirettamente alla domanda su quanto tempo un medico debba e possa conservare le cartelle cliniche dei suoi pazienti. In base al principio di proporzionalità, un medico può conservare le cartelle per tutto il tempo in cui queste sono ancora necessarie.
Al termine di un trattamento, ad esempio, alcuni dati sono necessari per la fatturazione. Un medico può anche avere bisogno di accedere ai dati per motivi probatori nel contesto di un procedimento concernente pretese di responsabilità civile. Di conseguenza, alcuni documenti possono essere conservati anche se il paziente ne richiede la cancellazione, in particolare fino a quando non sia scaduto il termine di prescrizione per la rivendicazione di eventuali pretese derivanti dal trattamento in questione o non sia prevedibile l'avvio di un corrispondente procedimento giudiziario. Di conseguenza, i termini di prescrizione generali del Codice delle obbligazioni sono regolarmente utilizzati come regola approssimativa. Il termine di prescrizione per i danni alla persona è di 20 anni (dal 1.1.2020).
Alcune leggi cantonali sulla sanità, che regolano gli obblighi di documentazione dei medici, sono già state adattate di conseguenza e ora prevedono anche un obbligo di conservazione più lungo, che influisce sul periodo di conservazione delle cartelle dei pazienti. Si può quindi ipotizzare un termine di conservazione di 20 anni come regola. In singoli casi sono ipotizzabili anche periodi di conservazione più lunghi, ad esempio per il trattamento di malattie croniche o di lunga durata. In casi specifici, conformemente alle basi legali, i dati vengono conservati anche nei relativi registri (ad esempio, quello dei tumori o quello relativo ai trapianti di organi). Tuttavia, una gestione conforme alla protezione dei dati delle cartelle dei pazienti richiede anche che i documenti non più necessari siano cancellati regolarmente. Lo studio medico deve organizzare di conseguenza i processi di lavoro per la conservazione del dossier.
Le procure in ambito assicurativo sono compatibili con la legislazione sulla protezione dei dati? I dubbi sorgono soprattutto nel caso di procure di portata molto ampia.
I fornitori di prestazioni mediche devono fornire una copia della loro fattura agli assicurati. Tale copia può essere trasmessa per via elettronica.
Nei settori medico e paramedico i dati trattati sono spesso degni di particolare protezione. La loro comunicazione sottostà di conseguenza a diverse regole.
Controllo dell’economicità delle cure stazionarie e protezione dei dati del paziente: come conciliare interessi divergenti.
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