lI certificato COVID-19 soddisfa le principali esigenze legate alla vigilanza in materia di protezione dei dati

lI certificato COVID-19 soddisfa le principali esigenze legate alla vigilanza in materia di protezione dei dati

04.06.2021 - In occasione della conferenza stampa odierna il Consiglio federale ha informato sulla creazione e sull’introduzione del certificato COVID-19. Grazie alla possibilità di utilizzare i certificati anche in forma cartacea e alla creazione di un codice QR aggiuntivo per l’uso all’interno della Svizzera sono soddisfatte le principali esigenze legate alla vigilanza in materia di protezione dei dati.

Nell’ambito del suo dovere di consulenza sancito nella legge, nelle ultime settimane l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) ha accompagnato l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e l’Ufficio federale dell’informatica e della telecomunicazione (UFIT) nello sviluppo, giuridico e tecnico, del certificato COVID-19. I due Uffici hanno in gran parte integrato le richieste dell’IFPDT.

  • Da un lato l’IFPDT accoglie con favore il fatto che il certificato sarà disponibile anche in forma cartacea e non solo elettronica – in questo modo il certificato è a disposizione anche della popolazione che non dispone di uno smartphone o non vuole portarlo con sé.
  • D’altra parte l’IFPDT è riuscito a far sì che l’UFIT, oltre al codice QR compatibile con quello europeo pensato per gli spostamenti internazionali, sviluppi anche un secondo codice QR per l’uso in Svizzera. Quest’ultimo codice, che richiede meno dati, rende impossibile aggirare il principio della minimizzazione dei dati durante la lettura del certificato. Chi usa questo secondo codice QR impedisce a chi non è autorizzato di identificare, servendosi di software illeciti al momento della lettura del certificato, il motivo per cui il certificato è visualizzato come valido o non valido. Gli addetti che verificano gli accessi a una grande manifestazione non hanno ad esempio bisogno di conoscere il motivo per cui il detentore del certificato può accedere all’evento (per avvenuta vaccinazione anti-COVID-19, guarigione da un’infezione da SARS-CoV-2 o risultato negativo di un test). 

 Considerato che le informazioni concernenti la vaccinazione, i test e la guarigione costituiscono dati sanitari, l’IFPDT considera con una certa preoccupazione il fatto che prima dell’introduzione del certificato, durante una fase di transizione per le manifestazioni pilota, dovrebbe essere accettata la cosiddetta "prova sufficiente". Si rammarica anche che il codice QR che richiede meno dati sarà messo a disposizione della popolazione soltanto in un secondo momento. L’IFPDT si adopererà affinché queste disposizioni transitorie restino in vigore il minor tempo possibile.

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Ultima modifica 24.07.2024

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